Le parole del Lunedì/  LENTEZZA

I frutti migliori crescono lentamente. Hanno bisogno di tempo per giungere a maturazione.

La velocità e la fretta ci si presentano come sinonimi di efficienza e vitalità, ma non è sempre vero.

Ci sono cose che si possono assaporare o esprimere solo attraverso il linguaggio della lentezza.

Soffermarsi davanti a un quadro; gustare un cibo; disporsi ad ascoltare, richiedono di scalare le marce del ritmo consueto. Pena, restare ingolfati o non trattenere nulla.

Nella preghiera, la lentezza aiuta a far calare dentro di noi quella parola di vita di cui il cuore ha così bisogno, attraverso una ripetizione non meccanica ma calma, pacata, fiduciosa.

Uno degli attributi di Dio è proprio la lentezza, e ce lo rivela la Bibbia: Dio è «lento all’ira e grande nell’amore» (Sal 102, 8). Una lentezza, la sua, carica di misericordia. Di attesa. Di pazienza.

Ma c’è anche un tipo di lentezza che la Bibbia raccomanda proprio a noi: «sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira» (Gc 1, 19); in questo caso, la lentezza consente di distanziarsi da se stessi, dà spazio all’elaborazione del pensiero, educa i sentimenti e guarisce dall’impulso della reazione immediata e aggressiva.

Lentezza buona, amica dell’uomo.

Commenti(4)

  1. Cinzia Solera dice

    Lentezza , al contrario di frenesia e impulsività. È vero, grazie Sorelle.

  2. Carmelina Graziano dice

    Diceva una pubblicità: contro il logorio della vita moderna un bel Cynar. A quel logorio ci ha portati proprio la fretta, chi è lento viene tagliato fuori, non si ha il tempo di ascoltare, non si ha il tempo di aspettare che la vita cresca con i suoi tempi, così la si aiuta con vitamine e quant’altro. Dovremmo fare alcuni passi indietro, rispettare i tempi “lenti” del prossimo ricordandoci che chi va piano va sano e va lontano. Grazie carissime Sorelle 🙏♥️🍃🌹🍃

  3. Anna Maria Cucci dice

    Grazie per questo piccolo-grande insegnamento:LA LENTEZZA DISTANZIA DA SE STESSI

  4. Giuseppe dice

    Chi l’avrebbe mai detto . . . esiste un paese che va fiero della “lentezza” e ne ha fatto la sua bandiera e stile di vita: è il Madagascar, definito il paese dei “mora mora” cioè di quelli che vanno “piano piano”. Non ho lavorato molto in questa bellissima isola africana, ma posso assicurarvi che è cosi: ogni cosa a suo tempo e un tempo per ogni cosa. Ci vuole fede per abituarsi a scandire il tempo con questo stile per noi che siamo diventati multitasking e vogliamo svolgere più compiti contemporaneamente. A un sacerdote, preoccupato per la realizzazione di un progetto, un vescovo di origine malgascia rispose così “Mompera, tsy maturi Andriamanitra! (Padre, Dio non dorme!)”. Che bello!
    Un amico, in fondo, è uno che ti chiede come stai e poi . . . ha anche il tempo di aspettare la risposta!
    Buon proseguimento e grazie, carissime sorelle!

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