La nostra Vocazione


Che miracolo la vita! Come il miracolo dell’alba, prodigio di luce e di colori promessa di novità che si rinnova ad ogni mattino come puro dono.
Scoprirsi così: frutto di un Amore che ci precede che con tenerezza veglia su di noi chiamati a fare della nostra vita una piccola scia di luce cercare il modo, la via lungo la quale consegnarla per essere felici questo è vocazione.

Sei grande, Signore, e degno di altissima lode: grande è la tua potenza e incommensurabile la tua sapienza.
E vuole lodarti l’uomo, questa particella della tua creazione, l’uomo che si porta dietro il suo destino mortale…
Sei Tu che lo risvegli al piacere di cantare le tue lodi, perché ci hai fatti per te e il nostro cuore è inquieto finché in te non trovi pace. (S. Agostino, Le Confessioni 1,1.1)

Le nostre storie assomigliano a quelle di tante ragazze... ci portiamo dentro il vissuto nelle nostre famiglie, l’esperienza degli anni di scuola, l’università, il lavoro, passioni, sogni... vite “normali”, insomma... ma dentro tutto questo, ad un certo punto un desiderio di pienezza si è fatto strada nel cuore, e dargli spazio è diventato un'urgenza.

Nella tensione tra gioie e insoddisfazioni alla ricerca di come dare significato alla vita è avvenuto un incontro decisivo
nel cuore.
L’incontro con l’umile Gesù. Scoprirsi amate del suo amore di pura gratuità. E, insieme, sentire l’attrattiva per la preghiera, come il modo per dire a tutti l’amore di Dio e per dire a Dio l’indigenza del cuore umano.

Scoprire la preghiera come servizio d’amore.

[..] com’era dolce all’improvviso fare a meno delle mie fatue dolcezze, e come la paura di perderle ormai era gioia di averle lasciate. Perché eri Tu a cacciarle via da me, Tu vera e somma dolcezza: le cacciavi ed entravi al loro posto... (S. Agostino, Le Confessioni 9, 1.1)

In questo percorso di ricerca e di scoperta non abbiamo camminato da sole: ci ha aiutato la maternità della Chiesa, attraverso la parola di un Sacerdote, l’incontro con un Movimento ecclesiale, l’amicizia sincera di alcune persone, la compagnia della vita di un santo.

L’incontro con la comunità monastica è avvenuto anch’esso per le vie fantasiose e originalissime della bontà di Dio; ognuna potrebbe raccontare la sua storia...

L’approdo comune, il convergere dei nostri personali sentieri, è stato un antico monastero, seminascosto nel folto di un bosco, sulle colline vicino a Siena: l’Eremo di Lecceto, culla dell’Ordine di S. Agostino...
Da alcuni anni siamo presenti qui in Calabria; siamo venute in risposta al desiderio di questa Chiesa: nel suo desiderio abbiamo riconosciuto per noi una chiamata.

Che cos’è la vita monastica? È una vita consacrata alla lode di Dio nella concordia di cuori impegnati a vivere la carità fra di loro e a comunicarla ai fratelli.

Sorelle carissime, amate con tutto il cuore Dio e poi il prossimo, perché questo il Signore vuole da voi al di sopra di ogni altra cosa... (Regola di S. Agostino, 1)

Ti raccontiamo qualcosa della nostra vita perché tu la senta non distante dalla tua ma vicina, anche se diversa...

Il motivo essenziale del vostro vivere insieme è di abitare nella stesa casa nel comune progetto di cercare instancabilmente Dio, avendo tutte un cuore solo e un’anima sola. (Regola di S. Agostino, 3)

Fraternità e amicizia caratterizzano la nostra vita contemplativa, che desidera prolungare al presente lo stile di vita dei primi cristiani, che tanto affascinò Agostino:

Tutti coloro che erano diventati credenti avevano un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma tutto quello che avevano lo mettevano insieme e poi veniva distribuito a ciascuno secondo le sue necessità. Atti degli Apostoli 4,32

Il respiro della preghiera è come l'ordito della nostra giornata nel suo intreccio di lode e intercessione, lavoro e ricreazione, solitudine e incontro, silenzio e accoglienza fraterna, condivisione e studio...

La lode comunitaria è il centro e scandisce le ore del giorno.

Dedicatevi con sollecita assiduità alla preghiera... Quando pregate con Inni o con Salmi meditate nel cuore ciò che proferite con la voce (Regola di S. Agostino,10)

All’inizio della giornata meditiamo nel silenzio la Parola di Dio.

Dio parla nel gran silenzio del cuore (S. Agostino, Esposizione sul Sal 38,20)

Ricerchiamo insieme la verità e la approfondiamo nello studio: così si matura insieme, impariamo a dialogare tra noi e a guardare con senso di responsabilità ai problemi dei nostri fratelli e ai drammi del mondo. E poi lavoriamo, come si fa in ogni casa...

Nessuna faccia le cose per sé, ma lavorate sempre per il bene di tutta la comunità; anzi, quanto più l’interesse è comune, tanto più metteteci entusiasmo e sollecitudine. (Regola di S. Agostino,31)

Dimostrate agli uomini che voi non cercate un facile sostentamento nell’oziosità, ma il Regno di Dio per la via stretta e difficile della vostra professione religiosa. (S. Agostino, Il lavoro dei monaci, 28,36)

La preghiera è la nostra palestra:

  • educa i nostri sentimenti,
  • ci apre alla comunione con Dio nelle profondità del cuore,
  • ci fa scoprire la gioia della comunione fraterna.

La preghiera è la nostra missione:
ministero di solidarietà e compassione, e forza di intercessione: stare davanti a Dio per tutti.

Pregare è bussare con un continuo e devoto fervore del cuore al cuore di Dio. (S. Agostino, Lettera 130)

Ciò che caratterizza la nostra vita, preghiera e amicizia, lo condividiamo coi fratelli attraverso il servizio dell’ospitalità: è bello così crescere insieme come chiesa e aiutarsi, nello scambio delle esperienze, a vivere il Vangelo.

Se amate Dio, rapite all’amore di Dio quanti potete: esortando, pregando, discutendo, ragionando con mitezza, con delicatezza: rapite tutti all’amore! (S. Agostino, Esposizione sul Sal 33)

Una comunità agostiniana si può paragonare a un coro: perché risulti l’accordo ciascuna si impegna ad ascoltare l’altra, a tenere un ritmo comune… e la melodia da cantare è la carità.

Una comunità agostiniana si può paragonare a uno spartito musicale, eseguito a più mani: tutto, anche le disarmonie e le dissonanze, si risolve in sinfonia, perché abbracciato dalla misericordia di Dio e dal perdono fraterno.

Il Signore vi conceda di osservare questa Regola con amore, innamorate della bellezza interiore.
Emanate dalla santità della vostra convivenza il buon profumo di Gesù Cristo, non come schiave sotto la legge, ma come donne libere sotto la grazia. (Regola di S. Agostino, 48)