Viviamo insieme la Pasqua del Signore 15 Aprile Sabato Santo


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Sabato Santo. «Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi»: sono le parole di un anonimo autore di un’antica Omelia sul Sabato Santo.

È un silenzio che la Chiesa “custodisce” con la preghiera della Liturgia delle Ore, che dà il tono a questo giorno in cui le Chiese sono spoglie, i tabernacoli vuoti. Custodiamo anche noi la preziosità di questi momenti, evitando di disperderci in tante attività che ci distolgono dal meditare ancora sulla passione e morte del Signore, attendendo di celebrare la sua resurrezione. Facciamo tacere il chiacchiericcio interiore dei mille pensieri, digiuniamo dalle nostre troppe parole che spesso ci fanno galleggiare in superficie e possono impedire che la parola del Vangelo cali nel profondo del cuore, lo tocchi e generi in noi un cambiamento. Il silenzio del cristiano non è mai fine a se stesso, ma è sempre orientato a favorire un incontro vero. È il silenzio di chi vuole accogliere la Vita. Si tace per il desiderio di ascoltare con attenzione la parola dell’Altro. Com’è pressante oggi una certa mentalità che ci porta a negare il valore del silenzio! Ogni vuoto può essere riempito con qualsiasi genere di prodotti, ideologie e messaggi che anestetizzano la nostra capacità critica. Dall’altro lato c’è il silenzio e l’attesa umile e fiduciosa di chi aspetta pazientemente “l’ora di Dio”, il suo intervento di salvezza nello svolgersi della storia e delle vicende personali di ciascuno. Caro Cristiano, è così che vogliamo disporci anche noi a vivere questo giorno: nella sobrietà e nell’attesa carica di mistero, nella preghiera e nella riflessione, nell’ascolto e nella meditazione.

Infine c’è un altro aspetto da considerare: il Sabato santo è anche il giorno in cui facciamo memoria della discesa agli inferi di Cristo, come professiamo in un articolo del Simbolo (Credo) degli Apostoli. Gesù, morto realmente, mediante la sua morte per noi ha vinto la morte e il diavolo; Cristo morto, con l’anima unita alla sua Persona divina è disceso alla dimora dei morti, così egli ha aperto le porte del cielo ai giusti che l’avevano preceduto (cf Catechismo della Chiesa Cattolica nn. 636-637). Gesù è arrivato fino alla profondità della morte perché nessuno rimanesse escluso dall’annuncio della salvezza. In questo giorno santo la sua Parola scenda fino a toccare anche gli inferi del nostro cuore, quelle zone d’ombra fatte di compromessi, di piccole o grandi ambiguità, di incredulità e sottili forme di orgoglio. Permettiamogli di offrire luce, pace e vita ai giardini spesso inariditi delle nostre anime!

Nell’Area Dowload è possibile consultare e scaricare la Introduzione al Triduo pasquale, dal titolo: Lettera all’amico Cristiano.  

Il programma

06:30 - 07:00 Ufficio delle Letture
07:45 - 08:15 Canto delle Lodi
09:30 - 09:45 Canto dell'Ora Terza
12:15 - 12:30 Canto dell'Ora Sesta
15:30 - 15:45 Canto dell'Ora Nona
18:30 - 19:00 Canto dei Vespri del Sabato Santo